XXXV Anno accademico

Dopo tre anni di resistenza militante, l’emergenza è finalmente alle nostre spalle e possiamo tornare a parlare pacatamente delle nostre cose. Il quadro complessivo che ereditiamo è sostanzialmente positivo, caratterizzato nell’a.a. 2022/23 da una sensibile crescita del numero dei soci e degli iscritti ai corsi che sta sostanzialmente tornando sui livelli 2019, ultimo anno preCovid. Il che ci consente di guardare con ottimismo al futuro. Ci auguriamo che il programma del prossimo anno susciti il vostro interesse e consenta di proseguire questa tendenza positiva. Vi sono, come vedrete, fisiologici avvicendamenti necessari per poter inserire nuove proposte come ogni anno cerchiamo di fare. Non si tratta di soppressione di corsi, che magari potranno essere riproposti il prossimo anno.
Nel programma abbiamo anche lasciato spazi che ci consentano, insieme a Uniser, di essere da quest’anno copromotori degli ormai tradizionali appuntamenti del Venerdì. Una collaborazione per noi importante, che sottolinea il ruolo dell’Università nel panorama delle attività culturali della città.
La traversata del deserto, tuttavia, non è stata indolore ed ha inevitabilmente lasciato tracce. Alcuni rami della nostra attività hanno sofferto più di altri. È il caso, ad esempio, dei corsi nel comune di Montale che hanno visto un progressivo assottigliamento degli iscritti fino ad indurre i coordinatori a non riproporre i corsi. Di conseguenza, d’accordo con l’Amministrazione ci siamo convinti a interrompere per il momento l’esperienza: consideriamola una pausa di riflessione, aperti alla possibilità di riprenderla in futuro. Fin da ora esprimiamo la nostra gratitudine ai docenti che li hanno condotti in questi anni.
Più in generale lo sforzo sostenuto negli ultimi anni per mantenere pressoché inalterata la nostra attività ha appesantito i nostri bilanci. Per questo predisponendo il nostro programma abbiamo sentito l’esigenza di coniugare qualità e compatibilità economica. Chi ha partecipato all’ultima Assemblea dei soci è già al corrente delle attuali difficoltà, testimoniate in maniera tangibile dalla necessità, quest’anno, di chiedere alla Fondazione Caript un anticipo di € 10.000 sul contributo stanziato, esattamente il doppio di quanto avemmo necessità di chiedere lo scorso anno.
Questo ci ha costretto ad assumere decisioni magari impopolari, ma assolutamente necessarie, relativamente alle quote di iscrizione ai corsi. Le quote fino a oggi in vigore sono rimaste inalterate per tantissimi anni. Esse sono attualmente largamente al di sotto (spesso meno della metà) di quelle praticate dalle Istituzioni consimili alla nostra in tutta Italia, compresa la nostra cugina Università Popolare, che opera a Pistoia.
Per questo il C.d.A. ha stabilito di portare a 40 euro la quota di iscrizione ad un corso di 8 incontri. Siamo consapevoli di chiedere a tutti un sacrificio che spero venga giudicato, però, giustificato dall’esigenza di garantire un futuro più sicuro alla nostra Università. La quale ovviamente appartiene a tutti voi, per cui approfitto anche per sollecitare un maggiore coinvolgimento e una maggiore partecipazione alla vita dell’Università, sicuramente più di quanto le ultime Assemblee dei soci abbiano mostrato.
Rimaniamo a disposizione per ogni chiarimento e ulteriore spiegazione.
Niente vieta, se dal corpo sociale venisse manifestata questa esigenza, che una nuova Assemblea dei soci venga convocata a settembre per favorire una sempre maggiore condivisione delle nostre decisioni nel comune obiettivo che la nostra Università possa guardare con serenità al futuro.

Il Presidente
Andrea Fusari

Università "Vasco Gaiffi"