MARX #140. PER RIPENSARE IL MARXISMO
Corso di 8 lezioni coordinato e condotto dal Prof. Danilo Breschi
A 140 anni dalla morte di Karl Marx (1818-1883) è opportuno tornare a fare un bilancio di cosa sia stato il marxismo, dell’impatto che il suo pensiero e la sua opera hanno avuto per tutto il Novecento. Non è esagerato dire che la storia dell’umanità è stata profondamente segnata da quella elaborazione dottrinaria, che si sviluppa all’interno di un più generale ripensamento della cultura europea all’indomani della Rivoluzione francese.
Si tenga solo conto del fatto che fino a circa trent’anni fa i due quinti della popolazione mondiale viveva in regimi politici che si richiamavano, direttamente o indirettamente, al pensiero di Marx. Oggi una delle due superpotenze mondiali si dichiara comunista e il suo capo supremo, Xi Jinping, ha affermato pubblicamente che «il pensiero e la teoria di Marx sono dei suoi tempi e vanno oltre i suoi tempi. Sono l’essenza dello spirito di quei tempi e l’essenza dello spirito di tutta l’umanità». Non è dunque possibile sottovalutare oggi il marxismo, soprattutto quando il suo nemico principale, la borghesia capitalistica, resta in piedi più forte che mai, sia pur mutata in alcuni suoi aspetti.
La storia ha decretato prima la vittoria e poi la sconfitta del marxismo. Il suo successo e il suo fallimento possono essere compresi solo tornando a studiarlo, sia nelle tesi del suo fondatore sia di alcuni suoi interpreti. Eredi più o meno ortodossi, più o meno eterodossi, nonché numerose e crescenti critiche hanno alimentato l’evoluzione e involuzione di questa teoria generale dell’uomo e della società, della storia passata, presente e futura del loro rapporto dialettico. Per questo il corso si articola in due parti: prima Marx, poi la sua eredità (Lenin, Gramsci) e alcuni suoi critici (Bernstein, Scuola austriaca).
Molto citato e poco letto, anche in tempi ad egli più favorevoli, il pensiero di Marx merita di essere riproposto, sia per il peso storico che ha appunto avuto, sia per alcune
indicazioni che ancora possiede ai fini di una comprensione critica e non conformista del nostro tempo. In forma sintetica e accessibile a tutti, questo corso si incarica di una
tale riproposizione.
Il corso si svolgerà in due periodi distinti per impegni universitari del professor Breschi.
Si tenga solo conto del fatto che fino a circa trent’anni fa i due quinti della popolazione mondiale viveva in regimi politici che si richiamavano, direttamente o indirettamente, al pensiero di Marx. Oggi una delle due superpotenze mondiali si dichiara comunista e il suo capo supremo, Xi Jinping, ha affermato pubblicamente che «il pensiero e la teoria di Marx sono dei suoi tempi e vanno oltre i suoi tempi. Sono l’essenza dello spirito di quei tempi e l’essenza dello spirito di tutta l’umanità». Non è dunque possibile sottovalutare oggi il marxismo, soprattutto quando il suo nemico principale, la borghesia capitalistica, resta in piedi più forte che mai, sia pur mutata in alcuni suoi aspetti.
La storia ha decretato prima la vittoria e poi la sconfitta del marxismo. Il suo successo e il suo fallimento possono essere compresi solo tornando a studiarlo, sia nelle tesi del suo fondatore sia di alcuni suoi interpreti. Eredi più o meno ortodossi, più o meno eterodossi, nonché numerose e crescenti critiche hanno alimentato l’evoluzione e involuzione di questa teoria generale dell’uomo e della società, della storia passata, presente e futura del loro rapporto dialettico. Per questo il corso si articola in due parti: prima Marx, poi la sua eredità (Lenin, Gramsci) e alcuni suoi critici (Bernstein, Scuola austriaca).
Molto citato e poco letto, anche in tempi ad egli più favorevoli, il pensiero di Marx merita di essere riproposto, sia per il peso storico che ha appunto avuto, sia per alcune
indicazioni che ancora possiede ai fini di una comprensione critica e non conformista del nostro tempo. In forma sintetica e accessibile a tutti, questo corso si incarica di una
tale riproposizione.
Il corso si svolgerà in due periodi distinti per impegni universitari del professor Breschi.