LA FORZA DELLA SCRITTURA
Corso di 4 lezioni condotto dalla Dott.ssa Palmira Panedigrano
Costrette entro i limiti del ruolo auspicato per loro dal Fascismo, ovvero quello di “moglie e madre esemplare”, sembrava che le donne del “ventennio” non dovessero esprimere altra voce se non un silenzio passivo. In realtà tante di loro si espressero e, con modalità differenti, smascherarono le contraddizioni insite nel modello di donna ideale propagandato dal regime. Alla figura di “angelo del focolare” molte giovani donne risposero con comportamenti liberi se non addirittura trasgressivi, risultato di un progresso nei costumi che il regime si ostinava a ostacolare.
Testimoni attente e protagoniste di questo processo furono le intellettuali che trascorsero la loro infanzia, fanciullezza e maturità sotto il Fascismo. Alba De Cespedes e Natalia Ginzburg e le toscane Anna Banti, Gianna Manzini, Dacia Maraini e Luisa Adorno sono state donne autonome, consapevoli del loro valore e capaci di trasmettere, attraverso le loro opere e le rubriche tenute su importanti riviste del periodo, una nuova sensibilità femminile che si esprimerà appieno durante la Resistenza e nelle battaglie civili del dopoguerra.