CORSI — Anno Accademico 2023/2024

Mitologia

Corso di 4 lezioni coordinato e condotto da Patrizia Pierucci

Le imprese narrate da Omero si prestano a molteplici interpretazioni: la più ovvia e più nota è certamente quella che indica l’Iliade come poema della forza e della violenza, come ebbe a definirlo Simone Weil.
Ma Piero Boitani, rifacendosi ad una definizione di Rachel Bespaloff, parla anche di “poema della pietà” a indicare dei momenti di sosta, in cui al “divenire della guerra” si sostituisce “l’essere” di qualcosa di diverso, di meno cruento.
E infatti, di fronte all’infuriare dei duelli, spesso cruenti e privi di qualunque compassione da parte dell’eroe vincitore, vi sono anche delle pause in cui si affermano – e forse si apprezzano o addirittura si esaltano – valori di amore coniugale (Ettore e Andromaca nel loro celebrato “addio”), di amicizia (quella tra Achille e Patroclo), di ospitalità (il mancato duello tra Diomede e Glauco in ricordo e in nome della cosiddetta “ospitalità ereditaria”).
Dunque, si può parlare di eroi dal duplice aspetto, quello bellico e bellicoso, e quello privato, in cui per esempio l’archetipo della ferocia, Achille, piange e si sfoga con la madre, e alla fine del poema si commuove di fronte alla canizie di Priamo che invoca la restituzione del cadavere del figlio.
Ed è proprio con una manifestazione tipica della pietà (i funerali di Ettore) che si conclude il poema, apertosi invece con la parola “ira”.
16:45Programma
Lun. 25 Set.Le guerre e la guerra di Troia. L’eroe e gli eroi dell’Iliade
Lun. 02 Ott.Achille: l’ira e la ferocia
Lun. 09 Ott.Ettore: il coraggio e l’onore
Lun. 16 Ott.Agamennone: il re dei re; Menelao suo fratello ed alcuni eroi minori
dell’epica omerica

Università "Vasco Gaiffi"